# Manutenzione di un terrazzo fiorito: lavori autunnali

Scoprire in autunno che organizzare un balcone fiorito è un atto d'amore verso se stessi è un po' deludente. Il preludio dei primi freddi ci evoca già il desiderio di cioccolate calde e abiti pesanti. Prima di sorprenderci a contare quanti giorni mancano alla magia del Natale, vediamo insieme quali sono le azioni che possiamo compiere per avere un balcone fiorito la prossima primavera.

1) Se nelle nostre case vivono già delle piante che hanno subito una crescita vigorosa durante l'anno, possiamo controllare se necessitino di un vaso più grande, del concime o del terriccio nuovo. Potremmo così sistemarle in modo che le radici abbiano il tempo di attecchire nella nuova collocazione e che regolino le loro funzioni dopo il caldo estivo e prima del riposo vegetativo invernale. Quest' autunno ho deciso di rinvasare una Yucca, che era nello stesso vaso ormai da sei anni ( ehm sì) , una giovane Cycas e una Guzmania. (Nella seconda foto si scorge anche una Portulaca, ma ve ne parlerò in seguito.)


 



2) Potremmo mettere a dimora anche delle bulbose. Alcune piante da bulbo vengono piantate in autunno grazie al clima mite di alcune zone (fasce costiere o meridione del territorio italiano per es.) in un terriccio soffice, nutrito e ben drenato. Per il mio balcone fiorito ho scelto di interrare otto bulbi di fresie ad una profondità di circa 15- 20 cm e ad una distanza di 10 cm. 


3) Un terrazzo fiorito può regalarci anche la raccolta di piccoli frutti o aromi. Nel mio terrazzo esposto a sud ho scelto di piantare delle fragoline di bosco rifiorenti e una piccola mora, che proteggerò dal vento e dal freddo dei prossimi mesi con una pacciamatura organica. 










4) Siccome i lavori di giardinaggio in primavera saranno più intensi, è consigliabile espiantare tra l'autunno e l'inverno le piante ornamentali tropicali o gli ortaggi che per il nostro clima sono considerate annuali. Vanno espiantate anche quelle piante che a causa di qualche nostro errore non hanno retto alle nostre condizioni ambientali, alle temperature elevate della stagione precedente o a qualche malattia.

5) Bisogna osservare lo stato del terriccio da cui rimuoviamo le piante. Esso potrà presentarsi pieno di materiale organico come foglie e radici, infestato da parassiti o esausto dei componenti che più necessitano alla maggior parte delle piante come fosforo, azoto e potassio. In autunno si potrà almeno decidere di disinfettare o sostituire il terreno dei vasi infestati da afidi o altri insetti che si nutrono delle piante debilitandole. Anche i vasi vanno disinfettati, se si intenderà usarli in primavera per altri impianti. Il terriccio esausto potrà essere setacciato in modo da renderlo di nuovo soffice e leggero per le prossime semine e concimazioni separandone la maggior parte delle componenti organiche. 


6) Per quanto riguarda i vasi dai quali questo inverno espianterò le piante di pomodori, penso che proverò due metodi di riutilizzo del terriccio esausto: in alcuni vasi aggiungerò dei lombrichi, i quali nel giro di un semestre fertilizzeranno il terreno in modo naturale con la loro azione digerente dei materiali organici; per quanto riguarda gli altri proverò a setacciarne il contenuto e ad aggiungere dello stallatico maturo o pellettato tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. 

7) Dovremmo pulire anche tutti i sottovasi nei quali potrebbero essersi formate alghe o potrebbero essersi allungate delle radici in cerca di acqua. Queste, una volta morte, si decomporrebbero provocando odori spiacevoli.

8) Se lo preferite potrete acquistare delle piante che comportano una fioritura invernale come i ciclamini o le eriche, nonché delle giovani conifere che sopporteranno un clima più rigido. Attenzione, però, a gestire bene questo tipo di acquisto, perché non diventi stagionale: in primavera e in estate queste piante, esposte a sud tenderanno a seccarsi se mal riparate.

Insomma, anche in un giardino in terrazzo appena avviato c'è da fare anche in autunno. Buon giardinaggio a tutti! 








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