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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

#Pensieri: La passione di Artemisia-Susan Vreeland

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Libri Neri Pozza, I narratori delle tavole, 2009, pp.318          Susan Vreeland non si è accontentata di distinguere Artemisia Gentileschi in quanto la prima donna ad essere accettata all'Accademia delle Arti del disegno di Firenze, né di designarla come una delle migliori pittrici del '600, esponente del caravaggismo romano. In una versione romanzata della biografia di Artemisia, la sua avventura di pittrice si interseca ed è, anzi, inscindibile dalla sua natura di donna sui generis per l’epoca. Questo fa di Artemisia -il cui nome è già parlante da un punto di vista fonetico- uno dei personaggi più amati del nostro tempo. La sua forte personalità può essere colta facilmente dai pensieri della protagonista, che l’autrice mette a punto perché il lettore l’avverta complice: «Ricordai la mia delusione quando papà mi aveva fatto vedere la Giuditta di Caravaggio. Mentre segava il collo dell'uomo, era completamente passiva. Caravaggio aveva concentrato tutta l'e

#Pensieri: La metamorfosi-Franz Kafka

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BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Superbur Classici, 1998, pp. 112 Nel 1916 Franz Kafka affida alla stampa un autentico capolavoro a tratti autobiografico, tutt'oggi attuale ed ammonitorio. In un contesto quotidiano l'autore inserisce un elemento straniante che cattura il lettore in una morsa di empatia: la metamorfosi del protagonista, Gregor Samsa. Egli diviene un insetto scomodo e riluttante. Si tratta di una tragedia moderna in cui la metamorfosi è la metafora della conseguenza all'alienazione e alla spersonalizzazione dell'individuo costretto ad un lavoro che non gli permette la realizzazione delle proprie aspirazioni e di cui tuttavia i proventi gli garantiscono l'unico canale di comunicazione con il proprio nucleo familiare. La metamorfosi così profonda invalida il protagonista tanto da non potergli più permettere né il sostentamento del proprio nucleo d'origine, né l'accettazione del proprio nuovo aspetto e delle abitudini per lui inusuali.

#Auguri!

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C erto, ne avrete già fatti tanti di brindisi a questo nuovo anno! Spero che non abbiate dimenticato di fare un brindisi a voi stessi, ai vostri sogni, anche a quelli che lasciate giacere sul fondo della vostra vita quotidiana, perché più di ogni altra cosa vi auguro di potervi sempre nutrire di speranza! Buon 2018!!!

#Cinema

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S alve! Parallelamente alla rubrica #Pensieri, che mi permette di mettere in ordine tra le sensazioni scaturite dalla lettura e condividerle con voi, volevo inaugurarne un'altra su quanto possano suscitare i film. Sarebbe meraviglioso riuscire ad intavolare discussioni sugli argomenti trattati in questo post o anche soltanto imparare da voi, che inciampate per caso o per sbaglio nel mio blog. Per cominciare avevo pensato di proporvi una piccola carrellata dei film che ho più amato negli ultimi anni.  T he imitation game durata: 1h 54min anno: 2014 regia: Morten Tyldum U na storia raccontata con un intento di sensibilizzazione guardando ai nostri tempi, che è di formazione anche per chi non ha più bisogno di essere formato ad apprezzare gli altri per le proprie capacità più che per le proprie inclinazioni sessuali: decifrare Enigma è stato un traguardo per facilitare il futuro e per indagare il passato, uno dei tanti snodi della storia dove l'intero scibile si evolve e