#Plants care for beginners: gli indispensabili per la progettazione di un terrazzo fiorito.





Quante volte abbiamo passeggiato a naso in su nei borghi, che abbiamo visitato in giornate miti e abbiamo confuso la realtà con il sogno? Eccoli i balconi fioriti che si lasciano ammirare ai primi raggi di sole, donando fascino al peggior rudere isolato o che sfacciati si affacciano anche d'inverno dai più squadrati  dei caseggiati metropolitani. In fondo abbiamo sempre pensato ai benefici dell'allestimento di un nostro spazio verde, ma forse non sappiamo da dove cominciare. Proviamo allora a riflettere sugli indispensabili per avviare l'allestimento di un terrazzo fiorito:

1) COSTI - Pollice verde o no molti pensano che il mantenimento di un balcone o di un terrazzo fiorito possa dare fondo ai propri risparmi. In realtà molto dipende dalla progettazione, dalla scelta delle piante e dei vasi e dal voler disporre o meno di un impianto di irrigazione.

2) PROGETTAZIONE - È necessario che l'abbinamento dei vasi, di colori e piante sia armonioso. Un risultato il più possibile omogeneo potrà essere realizzato soltanto seguendo pochi accorgimenti nella progettazione. Esistono a proposito alcune applicazioni nel cui funzionamento ricordano AutoCAD, molto intuitive nell'utilizzo, grazie alle quali si può realizzare la planimetria del nostro balcone con tanto di vasi e visualizzarlo virtualmente in 3D. Se non siete nativi digitali, poco importa. Non esistono regole fisse: si potrà sempre ricorrere ad uno schema scritto di getto su un foglio.

                                  






3) PESO - Molto importante è la valutazione della portata massima di peso del balcone o del terrazzo. Conviene misurare l'area che ospiterà i vasi e ricordare che la portata massima che l'insieme dei componenti strutturali dei balconi può sorreggere è un peso di circa 200 Kg per metro quadrato. Caricare il terrazzo eccessivamente creerebbe delle microfratture alla base di questo da cui potranno dipendere le infiltrazioni di acqua piovana nei soffitti dei piani sottostanti dell'edificio. 




4) VASI- Si consiglia dunque la scelta di vasi leggeri. Sebbene per la salute delle piante siano ottimali i vasi in terracotta, che favoriscono lo scambio gassoso tra la terra e l'aria nonché la veloce evaporazione dell'acqua in eccesso, tuttavia sono troppo pesanti. In commercio esistono comunque vasi funzionali e leggeri per tutte le tasche, in resina, in plastica o in legno. I vasi, inoltre, dovranno disporre di fori di scolo per impedire che le piante siano soggette al marciume radicale dovuto al mancato drenaggio dell'acqua piovana o delle innaffiature eccessive. I vasi in metallo potrebbero causare danni alle nostre piante perché a causa delle alte temperature estive si surriscaldano. Per l'estetica del terrazzo sarà meglio munire i vasi di un sottovaso, risparmiando così l'ingrato compito di una pulizia continua a causa del formarsi di macchie d'acqua sulla pavimentazione. 




5) MATERIALI INERTI - Per evitare che la terra si compatti eccessivamente nei vasi, tanto da soffocare le radici o favorire i ristagni idrici che comporterebbero marciumi radicali e nel peggiore dei casi la morte delle piante è consigliabile stendere sul fondo del vaso uno strato di un paio di centimetri di materiale inerte: argilla espansa, lapillo vulcanico o ghiaia. 




6) TERRICCIO - Per cominciare bisogna reperire del terriccio universale in un vivaio o un garden center. Per valutare la qualità del terreno è utile leggere i componenti minerali e organici che sono dichiarati sulla confezione e toccare l'involucro in cui è conservato il terriccio da acquistare. Se questo sarà caldo non bisognerà comprarlo, perché non si tratterà di terriccio maturo. I microrganismi che sono responsabili della decomposizione del materiale organico, infatti, non avranno terminato la loro funzione, che determina la fertilità del terriccio. 




7) CLIMA ED ESPOSIZIONE -È vero che le piante sono utilizzate spesso nell'arredamento degli esterni o degli interni, ma in quanto esseri viventi bisogna assicurargli il miglior habitat possibile, anche perché è solo in questo modo che ci doneranno il privilegio di godere delle loro splendide fioriture o dei loro frutti. La scelta delle piante è strettamente condizionata dal clima della regione in cui abitiamo e dall'esposizione della nostra casa. Per questo è bene informarsi sulle specie botaniche che ci affascinano e che vorremmo portare a casa con noi.




8) Il clima e l'esposizione determineranno anche con quanta frequenza dovranno essere somministrate le irrigazioni alle piante. A seconda di quanto tempo libero abbiamo a disposizione o che stimiamo abbastanza per la cura del nostro giardino fiorito, possiamo decidere se investire o no in un impianto di irrigazione. Esistono in proposito diversi sistemi di irrigazione per tutte le esigenze: per esempio con generatori alimentati a batteria, a corrente, da piccoli pannelli solari , collegabili a rubinetti o che possano pescare acqua da piccole cisterne. Si possono realizzare in realtà anche sistemi più economici con materiali di recupero, se vogliamo automatizzare le innaffiature quando ci si assenta da casa per brevi periodi.




Bene! Ora che abbiamo le idee chiare, buon giardinaggio a tutti! 

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