#Cinema

Salve! Parallelamente alla rubrica #Pensieri, che mi permette di mettere in ordine tra le sensazioni scaturite dalla lettura e condividerle con voi, volevo inaugurarne un'altra su quanto possano suscitare i film. Sarebbe meraviglioso riuscire ad intavolare discussioni sugli argomenti trattati in questo post o anche soltanto imparare da voi, che inciampate per caso o per sbaglio nel mio blog. Per cominciare avevo pensato di proporvi una piccola carrellata dei film che ho più amato negli ultimi anni. 


The imitation game
durata: 1h 54min
anno: 2014
regia: Morten Tyldum

Una storia raccontata con un intento di sensibilizzazione guardando ai nostri tempi, che è di formazione anche per chi non ha più bisogno di essere formato ad apprezzare gli altri per le proprie capacità più che per le proprie inclinazioni sessuali: decifrare Enigma è stato un traguardo per facilitare il futuro e per indagare il passato, uno dei tanti snodi della storia dove l'intero scibile si evolve e l'umanità vince.











The Danish Girl
durata: 1h 20min
anno: 2015
regia: Tom Hooper

La teoria del tutto

durata: 1h 23 min
anno: 2014
regia: James Marsh


Non sono soltanto l'amore e la conoscenza ad essere infiniti, ma anche il rispetto vicendevole di due vite che si incontrano. Si tratta di due storie che sintetizzano il senso del rapporto con un altro individuo, prescindendo dalla natura del legame e dai soggetti di esso. La correlazione tra questi due film a mio avviso consiste nel valutare uno dei personaggi come il trampolino di lancio per la realizzazione degli obbiettivi del protagonista nei panni dell'amato sofferente, ma provvisto di un grande potenziale da incanalare al meglio per affrontare la propria vita. La riflessione che mi sento di fare a posteriori, o meglio forse l'insegnamento che ho tratto da queste storie è che la forza immensa che si possa donare ad una persona amata deriva dalla solidità emotiva e dalla conoscenza forte di sé da parte dell'amante, il quale inevitabilmente necessita dei propri spazi.

After eart
durata: 1h
anno: 2013
regia: M. Night Shyamalan

Forse istinto e ragione sono solo convenzionalmente separati e l’accettazione di essere umano sprigiona una forza inenarrabile. La capacità di relazionarsi non conduce ad un patetico ripiegamento del singolo su sé stesso. L’istinto di conservazione innesca meravigliosi meccanismi come la paura mai da rinnegare, piuttosto da assorbire, decodificare e controllare, perché sia la spia di un disagio e non il disagio in sé.








Anna Karenina
durata: 1h 30min
anno: 2012
regia: Joe Wright

Parola mia Anna, dopo tanti anni, oggi ti ho perdonata! Ti ho perdonata perché sei nata nel 1877 e sei la libertà. Tratto dall'omonimo romanzo di Lev Tolstoj, Anna Karenina, nonché la protagonista tanto del film quanto del libro, soccombe alla disapprovazione della società del tempo in quanto adultera. 










La ragazza con l'orecchino di perla
durata: 1h
anno: 2003
regia: Peter Webber

Ho sempre sospettato che il prezzo per la bellezza fosse alto, che l’arte streghi l’anima più timida e che a causa della prima quest’ultima si dibatta per una via d’uscita, senza potersene liberare volontariamente. Il sacrificio per ottenere la verità nell'arte è estremo e facilmente la coscienza del reale si annulla quando l’arte è vita.




The Giver
durata: 97 min
anno: 2014
regia: Phillip Noyce

Una distopica controllata realtà condannerebbe gli esseri umani alla solitudine e all’infelicità. Appiattire e sedare l’empatia, il sentire umano e la condivisione di esso tramite la sua espressione artistica non varrebbe mai la pena dell’eterna pace e dell’eterna conservazione della nostra specie.








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